Corrado Artioli, presidente della Misericordia di Agliana, ricorda, in una lettera che pubblichiamo nel seguito, il dono dei diritti de "Il mio Novecento" alla stessa Misericordia.
Ci preme però sottolineare l’estrema generosità del Presidente, soprattutto con i suoi apprezzamenti nei nostri confronti, generosità da collegare a un cedimento di simpatia, oltre che a un moto di commozione, senz’altro riconducibile al grande sforzo che la Misericordia sta facendo per rendersi all'altezza dei progetti che si è data.
Per quanto ci riguarda, siamo semplicemente grati e anzi onorati per il solo fatto di poter cooperare a un tale progetto. (AN)
<<È ancora vivo in me il ricordo di quella telefonata in un pomeriggio d’inverno: “Corrado, senti, io … ti vorrei dire una cosa: ho deciso di donare alla Misericordia i diritti del mio ultimo libro …”.
Era Arnaldo Nesti che, in un giorno e in un momento in cui non mi sarei mai aspettato di sentirlo, mi chiamava per darmi la notizia. La sua opera era “Il Mio Novecento. Passioni. Dentro e fuori il mondo cattolico”.
La sorpresa fu grande ed ancor più grande la gratitudine verso chi offriva il frutto del suo lavoro per il sostegno all’attività della nostra associazione. Mi accorsi successivamente che la prima impressione rendeva solo parzialmente l’idea dell’importanza del gesto. I contenuti dell’opera, che racconta la vita dell’autore inserita negli eventi che hanno caratterizzato il XX secolo (il “suo” XX secolo), mi suggeriva una chiave di interpretazione straordinaria: la donazione di Arnaldo altro non era che il gesto di chiusura di un viaggio da lui compiuto nello spazio e nel tempo.
È ancora viva, in me, l’immagine (richiamata proprio all’interno dell’opera di Nesti) di Arnaldo poco più che bambino, che su un carretto trascinato da cavalli torna, terminata la seconda guerra mondiale, in seminario, accompagnato dal coetaneo Antonio Bagni, in un viaggio che lo avrebbe allontanato quasi definitivamente da Agliana.
Quel viaggio si è, idealmente, concluso con il generoso gesto concretizzatosi nella donazione alla Misericordia di Agliana. Con quel gesto Arnaldo ha simbolicamente ricondotto le esperienze della sua vita alla terra delle sue radici, consolidando il rapporto con i luoghi della sua infanzia e legando, nel contempo, questi luoghi ancora più solidamente alla storia della nostra associazione.
Di un fatto sono certo: il viaggio di Arnaldo, Ulisse contemporaneo, non termina qui. Egli è già, sicuramente, di nuovo in cammino, per interagire e confrontarsi con l’umanità che lo circonda, alla ricerca di se stesso nel confronto con gli altri. Nel suo personale, umano ed eroico viaggio, condotto con passo sicuro e deciso “(…) per seguir virtute e canoscenza">>
Corrado Artioli
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LA NUOVA MISERICORDIA DI AGLIANA
Con particolare emozione, torno a riflettere sulla costruzione della nuovissima sede della Misericordia ad Agliana. È la riprova che da queste parti la vita sociale non è stanca. Ne parliamo non per spirito di campanile, ma per documentare di quanto di grande, di singolare si fa in provincia.
Più stto, alcune foto che forse danno un'idea della complessità dell'opera e, magari, anche dell'ethos che la sorregge.
Grazie alla Misericordia che ha fatto i 100 anni ma si rivela giovane ed efficiente.
(AN)